Il Bufalo e il Corvo: Crazy Head e Toro Seduto
A cura di Anna Maria Paoluzzi
Toro seduto nel 1885
Nell’agosto 1886 una notizia improvvisa sconvolse i responsabili dell’agenzia dei Crow: Toro Seduto, il vecchio nemico degli Apsalooka, si apprestava a “visitare” la zona del Little Big Horn accompagnato da un gruppo di 100 Lakota e sperava di trascorrere qualche giorno con i suoi “amici” Crow. L’agente dei Crow Henry Williamson si sentì raggelare a quella prospettiva, e non tanto per il timore che potesse riesplodere il vecchio rancore tra i suoi protetti e i Sioux, ma perché, con tutta probabilità, al termine della visita centinaia di Crow avrebbero richiesto il permesso di andare a loro volta a trovare i Sioux di Toro Seduto a Standing Rock. Leggi il resto
La grande rapina al treno di Wilcox
A cura di Sergio Mura da un lavoro di Donna B. Ernst
La grande rapina al treno
All’alba del 2 giugno 1899, un ingegnere dell’Union Pacific Overland Flyer No. 1, diretto a ovest, inviò un telegramma da Medicine Bow, Wyoming: “La prima sezione del treno No. 1 è stata assaltata un miglio a ovest di Wilcox. Il vagone postale è stato danneggiato, quello delle merci aperto con esplosivo. La cassaforte è stata scassinata; il contenuto è sparito…”. Subito dopo il rapporto dell’ingegnere W.R. Jones, dagli uffici dell’Union Pacific Railroad a Omaha, Nebraska, partì un dispaccio che offriva “una taglia di 1.000 dollari per ciascuno dei rapinatori… vivi o morti”. Leggi il resto
Il chuck wagon nel vecchio west
Un quadro dedicato al chuck wagon
Nel cuore dell’epopea del Vecchio West, tra vasti territori inesplorati e mandrie di bestiame spinte attraverso le sconfinate praterie americane, il Chuck Wagon si impose come un’icona imprescindibile di sopravvivenza e ingegno. Non era un semplice carro, ma una vera e propria cucina su ruote, un baluardo di conforto e nutrimento per cowboy, pionieri ed esploratori impegnati nelle faticose transumanze del bestiame. La sua presenza, spesso sottovalutata nelle narrazioni leggendarie del West, fu invece determinante per il successo delle grandi mandrie e per la resistenza degli uomini che le conducevano. Leggi il resto
John Clum, dalla cattura di Geronimo all’Alaska
A cura di Sergio Mura
John Clum sulla sua mula – Territorio dell’Alaska, circa 1898-1909
John Philip Clum nacque l’1 settembre 1851 in una fattoria situata nei pressi di Claverack, nello Stato di New York. La sua giovinezza fu segnata dall’educazione in un ambiente agricolo e dalla forte influenza della Chiesa Riformata Olandese, che la sua famiglia frequentava regolarmente. Nel settembre del 1867, Clum si trasferì all’Hudson River Institute, successivamente ribattezzato Claverack College, un’accademia militare di prestigio che fornì le basi per la sua futura carriera. Leggi il resto
La battaglia di Bear Paw
A cura di Cesare Bracchi
La battaglia di Bear Paw
Settembre 1877. I Nez Perce di Capo Giuseppe, in fuga dalle loro terre e inseguiti dai soldati americani, avevano ormai chiaro in mente che non avrebbero avuto altra via di scampo che la fuga in Canada, dove già gli Hunkpapa di Toro Seduto avevano trovato rifugio dopo lo scioglimento della grande coalizione che aveva vinto a Little Bighorn.
Fiaccati nel fisico e nel morale da mesi di fughe e battaglie giunsero a circa 40 miglia dal confine canadese, nella zona delle Bear Paw Mountains. Leggi il resto
Cochise
A cura di Cesare Bartoccioni
Un ritratto di Cochise
Nell’estate del 1872 uno sviluppo davvero inatteso si verificò nella capitale della Nazione. Il Presidente Ulysses S. Grant, sperando di mettere fine alla guerra Apache nell’Arizona del sud est, inviò il Generale di Brigata Oliver O. Howard in Arizona per fare pace con Cochise, il celebrato condottiero della banda Chokonen degli Apache Chiricahua (1). Che le sue attività occupassero i pensieri dei capi militari e civili d’America sarebbe stata una sorpresa per l’anziano capo, il quale era per natura modesto e senza pretese. Leggi il resto
Stephen Foster, padre della musica americana
A cura di Lorenzo Barruscotto
Stephen Foster
Stephen Foster, nato a Pittsburgh nel 1826 e morto a New York nel 1864, è noto come “il padre della musica americana”. Le sue canzoni, fra cui la celeberrima “Oh Susanna” – ora i più inizieranno sicuramente a raccapezzarsi – sono tutt’oggi conosciute e riconosciute anche semplicemente da meno di una strofa in tutto il mondo. Pensate che, pare, il buon Stephen cedette praticamente gratuitamente i diritti proprio di “Oh Susanna”, della quale sono nate differenti versioni nel corso dei decenni. Leggi il resto
Ho combattuto con Black Horse
A cura di Marco Aurilio
Black Horse (seduto a destra nella foto) con altri Navajo
Trading post di Blue Clay Point, nordest Arizona, un uomo bianco (Richard Van Valkenburgh) è seduto con il suo interprete Jerry davanti ad un vecchio navajo chiamato Hastin Tsosi, che in cambio di cibo e sigarette è lieto di raccontare storie e tradizioni da lui conosciute. Il racconto inizia al crepuscolo con storie di mitologia indiana, sulla creazione del mondo per poi passare alle battaglia con i messicani. Leggi il resto
Curiosità sulla storia del west
A cura di Domenico Rizzi
Le molte curiosità generate dallo studio della storia del west restano spesso insoddisfatte per via della difficoltà a reperire documenti o ad approfondire le fonti. E anche quando si riesce a mettere le mani su quelli, è comunque difficile discernere tra verità, leggenda, falso storico ed esagerazioni. Gli stessi storici mostrano spesso di arrivare a ricostruzioni completamente diverse, pur partendo da basi identiche. Leggi il resto
Un grido: arrivano i Cherokee!
A cura di Pietro Costantini
“The Cherokee are coming!”
I Cherokee usano riferirsi a sé stessi come Tsalagi o Aniyunwiya, che significa “Primo Popolo”. Vi sono molte teorie, sebbene nessuna provata, sull’origine del nome “Cherokee”. Potrebbe derivare dalla parola Choctaw Cha-la-kee, che significa “coloro che vivono sulle montagne”, oppure da Chi-luk-ik-bi (“quelli che vivono nel paese delle grotte”). La prima parola spagnola per riferirsi a loro fu Tchalaquei. Un’altra teoria è che Cherokee derivi da una parola dei Lower Creek, Cilò-kki, che designa qualcuno che parli un’altra lingua. La derivazione più comune, in ogni caso, è l’anglicizzazione del nome che danno a sé stessi nella loro lingua, cioè Tsalagi. Leggi il resto