Joe Meek
A cura di Sergio Mura
Lafayette Joseph “Joe” Meek nacque nel 1810 e lì morì nel 1875 alla veneranda età di 65 anni, assolutamente non pochi in considerazione dei tempi in cui visse e dell’alto tenore di rischiosità della sua stessa vita. Joe Meek fu principalmente un cacciatore, ma con l’avanzare degli anni finì per adattarsi ad altri importanti mestieri, come quello di chi amministra la legge nelle lande della frontiera o come quello del politico. Già, perché Joe Meek fu anche rappresentante delle genti del Territorio dell’Oregon quando questo divenne tale, nell’ambito degli Stati Uniti. Ma come ebbe inizio l’avventura di Meek?
Nel modo più semplice e normale per i suoi tempi, ossia da pioniere.
In qualità di semplice pioniere, Meek lavorò a lungo nel commercio delle pellicce prima di stabilirsi nella Tualatin Valley. Lì, dopo un bel po’ di anni, giocò un ruolo di primo piano al Champoeg Meetings del 1843 dove venne stato eletto sceriffo.
In seguito prestò servizio nella legislatura provvisoria dell’Oregon prima di essere scelto come marshal per il Territorio dell’Oregon.
Joe Meek nacque nel 1810 nella Washington County in Virginia nei dintorni del Cumberland Gap. All’età di 18 anni si unì a William Sublette e alla Rocky Mountain Fur Company e prestò servizio per oltre un decennio come cacciatore di pellicce.
In fuga nello Yellowstone Park
Intorno al 1829, a diciannove anni, Meek si unì ad un gruppo di trapper impegnato nella caccia lungo il fiume Yellowstone. Mentre erano intenti a sistemare le pelli, i trapper furono improvvisamente attaccati da un gruppo di guerra Blackfoot che li mise in fuga. Meek si ritrovò in pericolo di vita, braccato dagli indiani, a vagare nell’immensa area di quello che oggi è il Parco Nazionale di Yellowstone. Nella biografia di Joe Meek (The River of the West) scritta da Frances Fuller Victor troviamo una breve descrizione di una parte della regione esplorata in quella circostanza da Meek: “Tutta la zona era coperta di un fumo denso, costituito in gran parte dal vapore acqueo prodotto dall’acqua bollente di alcune sorgenti. Il gas fuoriusciva da certi piccoli crateri dopo l’emissione di un sibilo molto acuto, in tutto simile ad un fischio”.
Nel 1838, in Idaho, Joe Meek entra in contatto con una banda di Nez Perce guidata dal capo Kowesota e da lui riesce a farsi affidare una figlia, il cui vero nome ci è ignoto, che sposa e che chiama “Virginia”.
Dal 1840 fu prepotentemente chiaro a tutti che il commercio delle pelli era morente e lo era in parte per il cambiamento dei gusti degli americani dell’est, evidentemente interessati ad altro, ma anche per l’incredibile ingordigia dei cacciatori che avevano cacciato il castoro fino a portarlo quasi all’estinzione. Perciò Meek decise di giocare d’anticipo e si unì a Caleb Wilkins e Robert Newell, cacciatori suoi amici, diretti in Oregon. Sulla loro strada, a Fort Hall, i cacciatori incontrarono un piccolo gruppo di emigranti che erano anch’essi diretti verso l’Oregon. Meek ed i suoi amici accettarono di guidarli alla Missione Whitman, posta vicino a Fort Walla Walla.
Quel carro solitario di emigranti guidato da Meek e gli altri due cacciatori fu il primo in assoluto a compiere quella strada verso l’Oregon, l’Oregon Trail.
Pionieri in marcia lungo la Oregon Trail
E fu la prima volta in cui i pionieri poterono sperimentare a loro spese l’importanza di viaggiare leggeri; infatti, furono costretti ad abbandonare tutto quel che costituiva peso inutile, seminando la prateria di oggetti lasciati a marcire.
In Oregon, Meek prese a indossare una fascia di colore rosso sulla casacca a imitazione di quanto facevano i trapper franco-canadesi della Hudson’s Bay Company. Non era però un semplice vezzo! Si trattava del frutto di un ragionamento: se era vero, com’era vero, che i trapper francesi godevano di buone relazioni con la maggior parte delle tribù indiane della zona, anche lui avrebbe potuto essere lasciato in pace dagli indiani se fosse stato scambiato per uno dei “Québécois”.
Nel 1841, Meek si stabilì nella Tualatin Valley, a nordovest di Oregon City, e iniziò la sua avventura nella vita pubblica e politica della zona, interessandosi dei problemi di quell’area geografica e dei suoi abitanti.
Al raduno di Champoeg, l’Oregon fu invitato a costituire un governo provvisorio e quella di Meek fu una delle voci più importanti ed ascoltate in rappresentanza dei coloni americani.
Nel 1843, quando il governo provvisorio venne formato e si insediò e Meek venne nominato sceriffo e fu anche eletto al parlamento nel 1846 e nel 1847.
Esecuzioni di indiani dopo la guerra degli Yakima
Quando, nel tardo autunno del 1847, alcuni indiani Cayuse e Umatilla – durante una loro sanguinosa rivolta collegata ad alcuni soprusi che gli indiani sostenevano di aver subito – uccisero il missionario Marcus Whitman, sua moglie Narcissa e altre 12 persone alla cosiddetta “Missione Whitman”, perse la vita anche la figlia di Meek, Helen Mar Meek, 10 anni. Meek, nonostante fosse sopraffatto dal dolore, si recò immediatamente a Washington con la notizia degli omicidi (l’episodio è noto come il “massacro Whitman”) e lo scoppio della guerra dei Cayuse. Meek partì per la capitale ai primi di gennaio insieme a George W. Ebbert, compiendo il difficile tragitto in pieno inverno, arrivando a Saint Joseph sul Missouri l’11 maggio e procedendo nella tappa finale verso Washington in battello a vapore e poi in treno.
Mentre si trovava a Washington – dove incontrò il presidente James K. Polk (la cui moglie, Sarah Childress Polk, era cugina di Joe Meek), ebbe modo di perorare con forza la necessità di trasformare l’Oregon in un vero e proprio stato aderente agli Stati Uniti. La primavera successiva Joseph Lane venne nominato governatore del Territorio dell’Oregon e Joe Meek ricevette l’incarico di Marshal Federale del Territorio.
Un ritratto di Joe Meek in età avanzata
In questo incarico Meek servì per cinque anni ed ebbe occasione, nel 1850, di fare eseguire l’esecuzione della condanna a morte di cinque indiani Cayuse riconosciuti colpevoli del massacro di Whitman. Nel suo ruolo organizzò i “I Volontari dell’Oregon” e li condusse durante la guerra contro gli indiani Yakima, al termine della quale fu promosso maggiore per i meriti conseguiti in battaglia.
Nel giugno del 1875, Joe Meek morì nella sua casa, sulla terra che contribuì con vigore e coraggio a colonizzare – le Tualatin Plains – appena a nord di Hillsboro, in Oregon. Aveva 65 anni. Sua moglie gli sopravvisse per quasi 25 anni, morendo il 3 marzo 1900. Entrambi sono sepolti nel cimitero della Tualatin Plains Presbyterian Church (“Old Scotch”) a nord di Hillsboro, nella Washington County dell’Oregon.
Meek disse: “Voglio vivere abbastanza a lungo per vedere l’Oregon appartenente agli Stati Uniti, così da poter affermare di esser nato nella contea di Washington, Stati Uniti, e di esser morto nella contea di Washington, Stati Uniti.”
Suo fratello StePhen Meek fu un trapper come Joe e divenne famoso per il suo ruolo nel tracciare e percorrere la sfortunata “Meek’s Cutoff”, una scorciatoia dell’Oregon Trail su cui persero la vita numerosi pionieri di una carovana da lui condotta.