Ombre Rosse sulla Nuova Olanda


Commercio fra Olandesi e Indiani

Questa situazione cambiò drasticamente nel 1645: quell’anno Uroni e Francesi fecero ancora una volta la pace con gli Irochesi. L’estate successiva una rossa flottiglia di canoe cariche di pellicce arrivò a Montreal dall’interno senza essere molestata dagli Irochesi, ma, in chiaro contrasto con i termini del trattato, a questi ultimi non fu permesso di prendere parte al commercio. Immediatamente perciò riprese il blocco navale irochese e la guerra; nel 1647 gli Uroni fecero un’alleanza offensiva con i Susquehannock, situati a sud degli Irochesi, che perciò si sentirono circondati. Gli Irochesi capirono che non avrebbero mai potuto partecipare al commercio delle pellicce sul fiume San Lorenzo e che non potevano sconfiggere i Francesi né d’altronde volevano distruggere un fornitore potenziale delle bramate merci europee. Pensarono perciò di sconfiggere i mediatori Uroni: nel 1649 fecero degli attacchi in profondità nel territorio degli Uroni e li demoralizzarono tanto che questi ultimi non riuscirono a difendersi in modo appropriato e si dispersero. Gli Irochesi, però, scoprirono presto che distruggere Huronia non bastava, perché le tribù più remote, come gli Ottawa, presero in mano il commercio con i Francesi e, anche se gli Irochesi lanciarono violenti attacchi contro queste tribù più settentrionali, non riuscirono a impedire loro di commerciare lungo il corso dei fiumi Ottawa e San Lorenzo.


Mappa della regione degli Uroni – XVII secolo

Nel 1653 qualche gruppo irochese era pronto a fare nuovamente la pace con i Francesi; uno dei capi Mohawk presenti a queste trattative era Canaqeese e la sua storia, per quanto poco nota, illustra in modo esemplare i rapporti reciproci tra Olandesi, Mohawk e Francesi. Anche se qualche Olandese come Arent van Corlaer e Jeremiah van Rennselaer comprendeva bene gli scopi e le aspirazioni dei Mohawk, la maggioranza li considerava wilder o selvaggi. Questa opinione, però, non impediva i rapporti sessuali: Dominie Megapolensis si lamentava che «i nostri Olandesi corrono dietro moltissimo alle ragazze indiane». Van der Donck sosteneva che era perché le ragazze indiane erano simili alle Olandesi «raramente molto belle, raramente molto brutte». Un risultato di tali relazioni tra un Olandese e un’Indiana fu Jan Smith che diventò il rispettato capo Mohawk Canaaqueese, che appare alla storia per la prima volta in una delle molte lettere che Marie Guyart, nota come Marie de l’Incarnation, scrisse a suo figlio in Francia. In questa lettera ella descrive un attacco a Trois Rivières nel 1650. Nell’aprile del 1654 Canaqueese partecipò ai negoziati per un accordo di pace con i Francesi e portò con sé alcune lettere da Fort Oranije, in cui gli Olandesi assicuravano i Francesi che «ora essi veramente vedono una disposizione di pace da parte dei selvaggi loro alleati». Joheannes Dickmann, il commissario di Fort Oranije e Bevawyck, scrisse a de Alauzon a Quebec: «Canaqueese, il latore della presente, un selvaggio che è molto amato dai Maqua (Mohawk), ci ha chiesto una lettera di raccomandazione per vostra Signoria, perché possa esser trattato bene e avere il permesso di circolare, cosa che noi richiediamo». Ciò indicava che i Mohawk consideravano importante la raccomandazione di un gruppo di europei verso l’altro, anche se potevano essere in concorrenza.


La zona di Trois Rivières

Canaqueese, come rappresentante dei Mohawk, non era molto a favore di un accordo di pace, che era caldeggiato soprattutto da Oneida e Onondaga. Fece un discorso che diceva chiaramente che i Mohawk si consideravano i membri più importanti della Confederazione e che sarebbe stato meglio se i Francesi avessero ascoltato loro invece degli altri Irochesi. I Francesi ignorarono queste pretese, ma i Mohawk non inviarono emissari ai colloqui di pace successivi a Onondaga. Ai gesuiti Canaqueese non piaceva e ne parlavano come di «un olandese e piuttosto un esecrabile prodotto del peccato, una mostruosa progenie di un padre eretico [cioè protestante] olandese e di una donna pagana». Durante i negoziati lo scopo principale dei Mohawk fu quello di creare ancora una volta una spaccatura tra Francesi e alleati indiani. Lo scopo dei Francesi era di far filare dritto i Mohawk con gli altri membri della Confederazione, più favorevoli verso di loro, mentre speravano anche che i recalcitranti Mohawk provocassero la rottura della Confederazione con gli Oneida e gli Onondaga per poter commerciare con i Francesi stessi. In queste circostanze non sorprende che il trattato fosse infranto entro un anno e che Canaqueese fosse coinvolto in vari scontri tutti volti a bloccare il commercio delle pellicce verso Montreal.
Il piano d’attacco francese del 1665
Nell’autunno 1665 i Francesi scatenarono un importante contrattacco, diretto risultato di un attacco Mohawk lungo il fiume Richelieu che, a sua volta, era stato provocato da una malaugurata campagna francese dentro il territorio Mohawk l’inverno precedente, quando de Tracy, cui era stato erroneamente riferito che suo nipote era stato ucciso, aveva inviato una spedizione di recupero della salma. I Francesi avevano incontrato Canaqueese e un gruppo di Mohawk mentre stavano andando a Quebec per restituire prigionieri e negoziare nuove condizioni per la pace. Da quel momento Canaqueese , che ora i Francesi chiamavano “bastardo fiammingo”, venne tenuto in una forma di arresti a Quebec.
I Francesi non esitarono a esercitare notevoli pressioni su Canaqueese e il suo gruppo: da un lato tutti, tranne Canaqueese, furono obbligati a fabbricare per i Francesi racchette da neve che sapevano sarebbero state usate contro la loro gente, dall’altro Canaqueese era trattato con rispetto da Jean Talon, mentre de Tracy gli regalava un elegante completo d’abito. Quando il 4 settembre 1665 venne schierato l’esercito pronto a partire, Monsieur de Tracy lo fece passare davanti a Canaqueese e gli disse: «Ora che stanno andando verso il tuo paese, che cosa dici?». Marie de l’Incarnation scrive: «Lacrime scesero dagli occhi del Bastardo fiammingo al vedere così belle truppe in pompa magna. Tuttavia replicò: “ Orontio [Grande Capo] vedo chiaramente che siamo perduti, ma la nostra distruzione vi costerà cara. La nostra nazione non ci sarà più, ma ti avviso che molti bei giovani resteranno indietro, perché i nostri giovani lotteranno fino alla fine.
Monumento a Marie de l’Incarnation a Quebec City
Ti prego solo di salvare mia moglie e i miei figli che si trovano nel tal posto”» [in realtà la potenza dei Mohawk restò notevole a lungo anche dopo la sconfitta della Francia nel 1763 e fu piegata solo dalla Rivoluzione Americana nel 1783].
Tornato dalla campagna militare, durante la quale non incontrò molti guerrieri Mohawk, ma che provocò seri danni ai villaggi e ai raccolti, de Tracy rilasciò Canaqueese «in cerca del suo popolo fuggiasco col mandato di dire loro che se erano ancora ostili, lui sarebbe tornato e stavolta non se la sarebbero cavata così facilmente». Durante quell’inverno morirono di fame molti Mohawk, soprattutto donne e bambini, più di quanti bianchi non furono uccisi nell’attacco
successivo a Lachine. La storia di Canaqueese mostra la cooperazione diretta e indiretta degli Olandesi sia con i Mohawk che con i Francesi: alcuni dei Francesi catturati dai Mohawk furono riscattati dagli Olandesi, come padre Jogues e Radison; durante i negoziati del 1653 e 1654 de Lauzon e Dyckman furono in contatto epistolare. La cooperazione franco olandese esistette anche a livello illegale: coureurs de bois insodisfatti dei loro datori di lavoro a Montreal e attratti dalle merci inglesi e olandesi, si fecero strada verso Fort Oranije e in seguito Albany. Talvolta i funzionari Francesi li imprigionavano per interrogarli, ma nel complesso sembra che siano andati avanti e indietro a piacere e qualcuno si sistemò perfino vicino ad Albany. In una lettera dell’ottobre 1658 Marie de l’Incarnation racconta che c’era stato un considerevole commercio tra Francesi e Olandesi quell’anno. Comunque poteva forse parlare del commercio d’oltremare tra Francia e Nuova Francia in mani olandesi.
Padre Isaac Jogues, uno dei Santi Canadesi, catturato dai Mohawks – 1646
Gronix stima che il commercio illegale durante il governo di Talon ammontasse al valore di un milione e 200 mila pelli di castoro vendute ogni anno sui mercati di Fort Oranije e Boston. L’esploratore La Salle cominciò la sua famosa spedizione lungo il Mississippi da Albany nel 1678 e in seguito, dopo il trattato di Utrecht, i commercianti di Albany trovarono spesso più conveniente e di meno disturbo vendere merci ai Francesi e lasciare che fossero i coureurs de bois a distribuirle agli indiani dell’interno.
Nel contesto della storia di Canaqueese è interessante notare quello che Nash scrive in riferimento ai capi indiani di altre parti del Nordamerica: egli sostiene che i figli maschi di madri indiane e padri bianchi erano spesso i leader delle loro tribù e restarono in quasi tutti i casi all’interno della società indiana. Di tutti gli Indiani, essi erano i più alienati dalla società bianca, per via del fatto che il loro padre bianco li lasciava «come tori da provvedere come capitava da parte delle madri» e «alcuni di questi bastardi sono diventati i leader o i capi di guerra che ci hanno fatto tanto danno» come scrisse un colono della Virginia. C’è un breve postscritto alla storia di Canaqueese: secondo le Relazioni Gesuite egli in seguito andò ad abitare a Caughnawaga [oggi Kanahwake] vicino a Montreal insieme ad altri membri della sua tribù, dove diventarono noti come gli “indiani cristiani” (praying Indians). In seguito accompagnò il francese Denonville nella sua campagna contro i Seneca del 1687 come capo di 150 indiani cristiani. Così egli si era rivoltato non solo contro gli Olandesi, ma anche contro la sua tribù e la Confederazione Irochese.


Direttrici della spedizione di Denonville contro gli Irochesi – 1687

In Nordamerica il decennio 1660 fu importante: non solo la Francia aveva lanciato il suo primo maggiore contrattacco contro i Mohawk, ma la colonia olandese di Nuova Amsterdam era stata conquistata dagli inglesi nel 1664 e rinominata New York. Per gli Olandesi di Fort Oranije, ora Albany, la situazione non cambiò molto perché gli Inglesi seguirono una politica simile a quella olandese verso i Francesi e gli Indiani. Anche la trascuratezza e le incomprensioni tra Albany e New York erano simili a quelle tra Fort Oranije e Nieuw Amsterdam. I Britannici salutarono la pace del 1667, ma gli Olandesi di Albany, come sempre, temevano che la pace dirottasse il commercio e fu per discutere di rapporti commerciali con i Francesi che Arent van Corlaer andò a Quebec nel 1667, anche se lo scopo apparente del viaggio era il ricevimento di una ricompensa dei Francesi per quello che aveva fatto per loro a Schenectady all’inizio del decennio. Tuttavia van Corlaer non arrivò mai a Quebec, dato che annegò nel lago Champlain in circostanze un po’ misteriose e controverse.


1664: i coloni olandesi pregano Stuyvesant di arrendersi agli Inglesi

Tutte le guerre tribali durante questi decenni furono combattute per il guadagno economico e le alleanze cambiavano quando sembrava più opportuno. I Seneca subirono una considerevole pressione da parte dei Susquehannock e dei Francesi; gli Onondaga e gli Oneida continuarono a stabilire ottimi rapporti con i Francesi contro i desideri Mohawk, ma furono traditi dai Deonondadie che erano apparsi all’improvviso a Machilimackinack nel 1686 e che erano interessati a stabilire rapporti commerciali con gli Olandesi. I Deonondadie seguirono il vecchio schema politico di tentare di seminare zizzania. Gli sforzi per la pace tra gli Onondaga e i Francesi non garbavano loro, perché avrebbero bloccato il loro commercio con gli Olandesi e quindi sarebbe stata vantaggiosa la guerra tra Francesi e Irochesi.
Un’immagine del Massacro di Lachine
Convinsero perciò gli Irochesi che i Francesi stavano complottando contro di loro e quelli risposero aggredendo la cittadina di Lachine.

Come risultato, gli Ottawa, impressionati dalla ferocia irochese, abbandonarono temporaneamente i Francesi, così il commercio subì un’impasse. Perciò il primo tentativo olandese di commerciare direttamente con gli indiani dell’interno era direttamente connesso con la politica intertribale e la salvezza dei coloni sull’isola di Montreal. Queste guerre non erano mai basate sulle parentele linguistiche: gli Uroni potevano cooperare con gli Algonchini contro gli altri popoli di lingua irochese; potevano cooperare perfino con gli Oneida e combattere i Mohawk. Verso la fine del XVII secolo la dipendenza da Albany cominciò ad avere gravi conseguenze per gli Irochesi: l’unico mercato a Fort Oranije non li aveva mai pienamente soddisfatti neppure durante i primi anni e avevano sempre tentato di commerciare anche con i Francesi. Capivano anche che gli Olandesi e gli Inglesi li lasciavano combattere a nome di interessi europei senza fornire loro appoggio sufficiente. Come risultato di una custodia aggressiva e pelosa di propri interessi commerciali, i Mohawk erano riusciti a mettersi nella scomoda posizione di antagonisti di molte tribù vicine, compresi gli altri membri della Confederazione. L’intrusione francese nell’interno del continente, rallentata solo temporaneamente dalla lotta tra LaSalle e Lefebvre La Barre, rafforzava la posizione francese e gli Irochesi dovettero accettare il fatto che non sarebbero mai stati in grado di bloccare le vie del commercio delle pellicce verso Montreal. Gli Irochesi non potevano più correre da nessuna parte. Nel 1668 essi negoziarono simultaneamente ad Albany e a Montreal, tentando di assicurarsi l’appoggio dei mercanti olandesi e del governo coloniale britannico, mentre tentavano di venire a patti con i Francesi.
L’attacco a Schenectady – 1689
Anche se ebbero temporaneamente successo, la guerriglia riprese presto. Questa volta i Francesi usarono metodi indiani nell’attaccare Albany, ma le loro forze indisciplinate riuscirono solo a distruggere Schenectady nel 1689.
La campagna del maggiore Schuyler di Albany nel 1690 contro i Francesi fallì per mancanza di denaro e impegno, e alla fine i Mohawk dovettero sobbarcarsi la maggior parte delle scorrerie contro La Prairie de Magdalene. L’ultimo coinvolgimento militare degli Olandesi ad Albany avvenne nel 1709, quando scoppiò un conflitto a proposito di un forte commerciale francese tra gli Onondaga, troppo vicino al territorio olandese. Schuyler e i suoi Mohawk lo distrussero, ma una campagna militare più importante, programmata per il 1711, finì nel nulla e non arrivò mai oltre l’inizio del lago Champlain. Il ruolo degli Olandesi sulla linea del fronte del conflitto era terminato: quando giunse l’ora del conflitto finale tra inglesi e Francesi, durante l’ultima delle Guerre franco – indiane (la Guerra dei 7 anni in Europa), gli Olandesi ebbero il ruolo di fornitori delle giacche rosse inglesi. Ne trassero notevoli profitti, ma videro anche giungere il primo flusso di coloni di lingua inglese nella zona, di cui alla fine avrebbero perso il controllo.
Il ritratto di Joseph Brant
Il rapporto finale tra Olandesi e Mohawk sarebbe giunto durante la Rivoluzione americana, quando, nel 1780, gli Irochesi di Joseph Brant tornarono nelle loro terre ancestrali portando morte e distruzione lungo la valle del Mohawk.
L’influenza degli Olandesi sulle guerre Irochesi fu così indiretta: mentre loro fornivano merci e armi, i Mohawk dettavano la politica e facevano la maggior parte dei combattimenti. Gli Olandesi non pensarono mai veramente a sloggiare i Francesi dal commercio delle pellicce in Nordamerica: si trattava di una guerra tra gli Irochesi e le altre tribù indiane e tra gli Irochesi e i Francesi. Solo durante la rivolta di Leister qualche colono olandese di New York pensò in termini di progetto per eliminare il dominio francese. Ma Leister non ebbe abbastanza appoggio
e pensò in termini di grande alleanza nella tradizione europea del tempo, sottostimando le peculiarità dell’ambiente geografico. La politica principale dei commercianti di pellicce di Fort Oranije e Albany, fu di mantenere rapporti commerciali col maggior numero possibile di partner commerciali, compresi i coureurs de bois Francesi. Per continuare a commerciare, gli Olandesi dovettero accettare il dominio Mohawk del commercio delle pellicce e la realtà del commercio delle armi da fuoco, per quanto fosse pericoloso. Gli Olandesi si tennero a distanza dagli indiani; non fecero alcun proselitismo religioso né si mescolarono alla popolazione indigena in gran numero.


Nieuw Amsterdam – 1664

Il loro ruolo in America fu quello di catalizzatore in uno schema già esistente di guerre intertribali e il loro particolare rapporto con gli Irochesi era provocato dalla necessità più che dalla volontà. Di fronte alla supremazia Mohawk, essi ne trassero il meglio che potevano: non furono coinvolti in grandi conflitti per distruggere il commercio delle pellicce francese attraverso costanti guerre indiane, che avrebbero danneggiato tanto gli Olandesi che i Francesi. Piuttosto non potevano farci un granché.

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