Lo svelto e il morto (Collana Western)
La copertina del libro
E’ appena nata una nuova, attesissima collana di romanzi western. A curarla è il “nostro” Luca Barbieri che si occuperà anche di tutte le prefazioni per i 30 volumetti che comporranno la raccolta.
Meridiano Zero riprende così, in forma di tributo, la grande narrativa western e inizia con questo titolo formidabile.
Esagerava solo un poco lo strillo in copertina della prima edizione (Mondadori) di Lo Svelto e il morto nell’affermare che L’Amour è lo scrittore di western più letto di tutti i tempi. Sicuramente è uno scrittore “con pedigree”: in trincea e poi alla macchina da scrivere, decorato con riconoscimenti patriottici, autore per Hollywood e amatissimo dai lettori, Louis L’Amour è davvero uno dei grandi autori del suo genere.
La storia di una famiglia della “East Coast” che decide di attraversare le immense pianure e le impervie valli degli Stati Uniti per cercare fortuna nella mitica terra della caccia all’oro, quel paesaggio immaginifico ricostruito un milione di volte come nella recente serie televisiva Deadwood.
Ma non è la meta in questo caso ad essere importante nel- la vicenda dei McKaskel, bensì il viaggio stesso. Per strada la sprovveduta famigliola incontra dei rozzi banditi crudeli e violenti che ambirebbero a portare via loro il pesantissimo carro (pieno di mobili, ma creduto pieno d’oro), uccidere padre e figlio e tenere con sé come schiava la bellissima signora…
Per fortuna al fianco dei McKaskel compare un misterioso e sveltissimo pistolero. Uno sconosciuto che in cambio di un po’di caffè e di compagnia li aiuta nell’ardua attraversata: impresa quasi impossibile senza una frequentazione più che assidua delle armi da fuoco.
I viaggiatori imparano alla svelta e sarà proprio la donna a impugnare con più decisione il fucile per mettere in fuga la cricca di fuorilegge.
Altro attore della vicenda è un disperato gruppo di indiani che dapprima attacca la carovana, ma poi si allea implicitamente al pistolero e alla famigliola contro i banditi. Certo affamati, ma in fondo assennati e non avvezzi alla violenza gratuita, i nativi ragionano in base alle proprie regole ignote ai “bianchi”, ma sicuramente affascinanti.
Il ritmo è vorticoso: sembra di vedere gli assalti dei banditi, le cacce, i nascondigli, le palpitazioni e gli spari, sembra di vivere sulla propria pelle la speranza di arrivare a destinazione. Si sente quasi l’odore dell’erba e dei fuochi, si sente quasi il rumore del carro e dei cavalli sauri che conducono la piccola carovana…
Dopo svariati colpi di scena la famiglia avrà in fondo la meglio e la violenza cieca morirà a discapito di sentimenti puri come l’amicizia e la lealtà.
Lo svelto e il morto si legge d’un fiato e lascia in bocca il sa- pore di un piatto ricercato grazie all’arguzia della struttura narrativa con cui è congegnato.
Titolo: Lo svelto e il morto
Autore: Louis L’Amour
Traduttore: A. Ghirardelli
Prefazione: Luca Barbieri
Editore: Meridiano Zero
Collana: West
Data di Pubblicazione: Marzo 2014
Pagine: 191
Formato: brossura
Prezzo: 10 Euro
Louis L’Amour, pseudonimo di Louis Dearborn LaMoore (1908- 1988), è stato uno dei più proli- fici scrittori statunitensi di genere western. Straordinario esperto di storia del Far West, diede vita tra gli altri al personaggio di Hon- do Lane, interpretato sul grande schermo da John Wayne.
Luca Barbieri attualmente collaboratore di Sergio Bonelli editore è prolifico autore e curatore di saggi di genere western, nonché autore su Farwest.it.
Per Odoya ha scritto Storia dei pistoleri.