La Guerra Civile Americana
La Guerra Civile Americana, chiamata anche Guerra di Secessione, è quel conflitto scoppiato in America settentrionale in seguito alla tentata secessione degli stati del sud dagli Stati Uniti. Venne combattuta con moltissime battaglie rimaste nella storia dal 12 aprile 1861 al 26 maggio 1865 fra gli Stati Uniti d’America e gli Stati Confederati d’America (CSA), entità politica sorta dalla riunione confederale di Stati secessionisti dall’Unione (USA).
La precisazione delle parti in causa fa naturalmente difetto, perchè si verificò che in alcuni casi nello stesso stato si prendessero le parti di entrambi i contendenti, ma accadde anche che alcuni stati decisero di rimanere neutrali. Studiando le ragioni della guerra civile americana si nota quanto esse siano più complesse e profonde di quanto non appaia a uno sguardo superficiale. Pochi storici parlano ormai della questione della schiavitù, in sé e per sé, come autentico motivo scatenante il conflitto.
La guerra di secessione appare sempre più come un sanguinosissimo confronto civile in cui lo scontro dipese essenzialmente dai modelli di sviluppo economico che s’intendevano perseguire, al di là dei pur nobili ideali antischiavistici.
Quando nel 1861 la rivalità tra gli stati agricoli del sud, in prevalenza liberisti, e quelli industriali del nord, favorevoli al protezionismo che era nei programmi del neoeletto presidente repubblicano A. Lincoln, fece sì che la schiavitù, uno degli elementi su cui si fondava la prosperità degli stati meridionali, divenisse causa della secessione, la sproporzione fra i due contendenti era enorme: 22 milioni di abitanti e 990 mila soldati al nord, contro nove milioni di abitanti, di cui tre e mezzo schiavi, e 690 mila soldati al sud.
Il Nord non entrò in conflitto col Sud per una propria visione del mondo liberale e particolarmente moderna per l’epoca (i Sudisti si ritenevano i veri rappresentanti del liberalismo, e proprio sulla base delle proprie idee liberali pretendevano di decidere del proprio futuro economico quanto alle loro proprietà, gelosamente difendendo le proprie prerogative giurisdizionali, come assicurava d’altronde loro la Dichiarazione d’Indipendenza, senza alcuna interferenza da parte dello Stato federale centrale.
La mappa generale della Guerra Civile Americana
La guerra di secessione è considerata come la prima guerra moderna in quanto guerra che vide impegnata una gran parte delle risorse umane ed economiche dei belligeranti oltre che un uso sempre più imponente dei mezzi messi a disposizione della tecnica.
Secondo alcuni storici Lincoln in realtà era un abolizionista molto tiepido: più che altro, si opponeva all’espansione della schiavitù, e non aveva particolari sentimenti egualitari; anzi, uno dei maggiori difetti dello schiavismo era, a suo parere, la mescolanza che provocava fra bianchi e neri, e la quantità di mulatti che produceva, facilitando il concubinaggio. Lincoln, infatti, pensava anche, per risolvere il problema, alla deportazione di tutti i neri ad Haiti o in Africa, come già era stato talvolta proposto.
Fece premio alla causa della guerra il tradimento della Costituzione: inizialmente, Lincoln «conduce la guerra di Secessione come una crociata contro la ribellione e il separatismo, non già per l’abolizione della schiavitù, che può continuare a sussistere negli Stati leali nei confronti del governo centrale». Ciò che realmente era inaccettabile era il rifiuto di una minoranza di adeguarsi alla decisione della maggioranza, che avrebbe scardinato il sistema politico dell’Unione.
La battaglia di Antietam
Allo scoppio della guerra, la situazione politica, economica e sociale era profondamente diversa negli stati del Nord e in quelli del Sud.
La società del Sud era assai più aristocratica e militarista di quella del Nord. Proprio a causa della minore industrializzazione, gran parte della popolazione di Dixieland era impegnata nell’agricoltura. I grandi proprietari ed i piccoli agricoltori erano abituati, già nella vita civile, ad utilizzare armi e a spostarsi a cavallo (ad esempio, per la caccia). Inoltre, le famiglie dei grandi piantatori (soprattutto della Virginia) erano sempre state uno dei maggiori bacini di reclutamento per gli ufficiali.
Gli Stati Uniti all’epoca avevano già una grande storia militare. E molti dei veterani della guerra del 1812-1815, della guerra Texas-Messico (1835-1836) e della guerra messicana (1846-1848) vivevano al Sud. I Sudisti avevano una migliore tradizione militare dei Nordisti. Ciò spiega perché durante tutta la prima metà del conflitto i Sudisti ebbero un netto vantaggio.
I Sudisti potevano contare in gran parte su equipaggiamento britannico, all’epoca considerato il migliore del mondo. Disponevano inoltre di una buona artiglieria francese: i cannoni di tipo napoleonico causarono gravi perdite alle truppe nordiste.
La battaglia di Chattanooga
I Sudisti disponevano del Corpo dei Rangers, un’ottima cavalleria speciale nata durante la guerra d’indipendenza del Texas, e d’una fanteria assai tenace.
I Nordisti riconoscevano ufficialmente la combattività dei Sudisti.
Il Nord, ben industrializzato, disponeva di numerose risorse industriali e di abili uomini d’affari. Era inoltre legato da numerosi contatti con alcuni paesi europei per via degli scambi commerciali. Gli ingegneri del Nord fecero un eccellente lavoro per quanto concerne lo sviluppo di un armamento efficace. Il Nord ebbe la possibilità d’avere i primi treni blindati e le mitragliatrici Gatling, di equipaggiare alcuni soldati con fucili a ripetizione Spencer ed Henry (antenato del famoso Winchester) e a retrocarica come lo Sharp, e così via.
In cifre brute il Nord disponeva di una riserva di uomini superiore al Sud, benché meno addestrati e competenti dei Sudisti. Il numero gli permise di tenere le truppe più a lungo in addestramento, cosa che il Sud non si poteva permettere, ed anche di recuperare il loro ritardo rispetto al Sud. Il Nord si ritrovò anche con un esercito professionale composto di volontari ben addestrati e ben equipaggiati.
La marina del Nord era stata originariamente concepita per tener testa al suo vecchio nemico, l’Inghilterra. Benché di taglia media all’inizio delle ostilità con solo 90 navi a vela e a vapore, essa si sviluppò rapidamente, a fine 1862 contava 386 natanti con 3.027 cannoni, e svolse le sue missioni di blocco e di sostegno alle forze terrestri in maniera soddisfacente. Durante questa guerra si videro i primi combattimenti fra corazzate e l’uso dei primi sottomarini (il confederato H.L. Hunley fu il primo ad entrare in azione) i quali, pur essendo estremamente pericolosi per i loro equipaggi, affondarono o danneggiarono 28 natanti federali.
La mappa delle battaglie. Clicca per ingrandire!
Da situazioni così diverse derivavano modi di intendere la vita e la stessa guerra diversissimi. Vediamoli insieme!
Il Nord, ben industrializzato, disponeva di numerose risorse industriali e di abili uomini d’affari. Era inoltre legato da numerosi contatti con alcuni paesi europei per via degli scambi commerciali. Gli ingegneri del Nord fecero un eccellente lavoro per quanto concerne lo sviluppo di un armamento efficace. Il Nord ebbe la possibilità d’avere i primi treni blindati e le mitragliatrici Gatling, di equipaggiare alcuni soldati con fucili a ripetizione Spencer ed Henry (antenato del famoso Winchester) e a retrocarica come lo Sharp, e così via.
In cifre brute il Nord disponeva di una riserva di uomini superiore al Sud, benché meno addestrati e competenti dei Sudisti. Il numero gli permise di tenere le truppe più a lungo in addestramento, cosa che il Sud non si poteva permettere, ed anche di recuperare il loro ritardo rispetto al Sud. Il Nord si ritrovò anche con un esercito professionale composto di volontari ben addestrati e ben equipaggiati.
La marina del Nord era stata originariamente concepita per tener testa al suo vecchio nemico, l’Inghilterra. Benché di taglia media all’inizio delle ostilità con solo 90 navi a vela e a vapore, essa si sviluppò rapidamente, a fine 1862 contava 386 natanti con 3.027 cannoni, e svolse le sue missioni di blocco e di sostegno alle forze terrestri in maniera soddisfacente. Durante questa guerra si videro i primi combattimenti fra corazzate e l’uso dei primi sottomarini (il confederato H.L. Hunley fu il primo ad entrare in azione) i quali, pur essendo estremamente pericolosi per i loro equipaggi, affondarono o danneggiarono 28 natanti federali.
Una distesa di morti dopo una battaglia
I dirigenti dell’Unione compresero che non potevano sconfiggere il Sud, se non conquistandolo.
Alle prime operazioni della guerra il tenente generale Winfield Scott presentò il suo piano Anaconda, destinato ad asfissiare il Sud mediante un blocco navale (la quasi totalità dell’US Navy era rimasta nelle mani del governo federale alla dichiarazione di guerra) associato ad una puntata al di sotto del fiume Mississippi per dividere la Confederazione. Questo approccio, lento ma sicuro, non ottenne l’approvazione dei politici né quella del popolo, per i quali la parola d’ordine era: «A Richmond!».
A loro importava ben di più l’opinione di Lincoln, che faceva pressione sui suoi generali perché «distruggessero l’armata ribelle» in una sola battaglia decisiva. Il suo atteggiamento energico spinse i suoi subordinati ad imbarcarsi in progetti contro i quali nutrivano delle solide prevenzioni: distruggere un’armata nelle condizioni geo-strategiche dell’America settentrionale era meno facile di quanto Lincoln non volesse ammettere.
La voce del cannone
Ci volle del tempo al Nord per far sentire tutta la sua potenza, ed ai suoi capi per riconoscere che era a colpi di mazza e non di temperino che avrebbero battuto il Sud. Il Nord deve molto a Grant che prese il comando delle armate dell’Unione nel marzo 1864 ed annunciò immediatamente la sua intenzione di esercitare la massima pressione contro la Confederazione, utilizzando «tutte le truppe dell’Armata per farle convergere verso uno stesso punto».
Durante gli ultimi dodici mesi di guerra la strategia dell’Unione diede prova d’una grande modernità, soprattutto nel prendere coscienza che la forza di un belligerante deriva dalle sue risorse umane ed economiche.
Il caos di una battaglia
Soldati in posa davanti a una baracca