I Piedi Neri
Per quasi due secoli i tre raggruppamenti che formavano la nazione dei Piedi Neri furono considerati separati dai bianchi e chiamati con nomi distinti: i Pikuni o Piegan, i Kainah o Blood, e i Siksika o Piedi Neri propriamente detti.
Questi tre gruppi, per quanto indipendenti, parlavano la stessa lingua e avevano gli stessi costumi, si sposavano tra loro e avevano gli stessi nemici. Quanto a questi, poi, c’erano dei veri e propri accordi attraverso i quali i raggruppamenti dei Piedi Neri si difendevano l’uno con l’altro presidiando zone diverse.
I Piedi Neri erano una confederazione di tribù del ceppo linguistico algonchino e vivevano nelle pianure settentrionali fra gli alti corsi del Missouri e del Saskatchewan.
Intorno alla metà del XVIII secolo i Siksika, i Kainah e i Piegan si spostarono alla ricerca di bufali dal Saskatchewan nel Montana, dove, acquisito l’uso del cavallo e delle armi da fuoco, giunsero a controllare un vasto territorio.
Il nome di Piedi Neri, secondo l’opinione prevalente, era derivato dal fatto che questi indiani del nord erano eccellenti calzolai e fabbricavano mocassini probabilmente di pelle scura.
Un guerriero con la classica coperta di pelle di bisonte
Sulla questione non vi è mai stato alcuno in grado di fornire una risposta definitiva; neppure gli anziani Piedi Neri erano in condizioni di fornire una spiegazione plausibile e condivisa.
Aldilà della loro ben nota capacità artigiana, i Piedi Neri erano un popolo che era stato molto povero. Prima dell’incontro con i trafficanti bianchi, usavano coltelli di pietra, non possedevano cavalli, e si affidavano per il trasporto delle loro cose ai cani. Questo periodo della loro storia viene infatti definito: “i giorni del cane”. Ovviamente l’uso del cane impediva loro di avere bagagli troppo ingombranti, così le tende erano molto piccole, gli utensili ridotti al minimo, i viveri scarsi, gli spostamenti molto brevi. In questo periodo però la loro comunità era assolutamente egualitaria e non conosceva differenze di ceto.
Fu il contatto con i commercianti Canadesi a trasformare i Piedi Neri in un popolo potentissimo, temuto e abbastanza ricco. Arrivarono armi, cavalli e utensili utilissimi che i Piedi Neri ricevevano in cambio di pellicce, specialmente di bisonte.
I Piedi Neri, finalmente proprietari di cavalli
I Piedi Neri, infatti, non amavano cacciare la piccola selvaggina, né quella di medie dimensioni, preferendo sempre e comunque un rapporto strettissimo col bisonte da cui, tra l’altro, si ricavava quasi tutto ciò che occorreva alle famiglie. Dai bianchi del Nord i Piedi Neri ricevevano armi in abbondanza e, nel contempo, con queste impedivano che i popoli loro nemici potessero approvvigionarsi, bloccando i traffici e le piste e scacciando con decisione e per decenni i commercianti Americani.
I capi non avevano alcun reale potere, erano più che altro degli organizzatori che, esaurito il loro compito, rientravano nel gruppo senza alcun privilegio. Tra le loro capacità vi doveva essere quella di farsi rispettare e di saper condurre gli altri senza mai imporre la propria volontà perchè questo avrebbe portato all’immediata perdita del prestigioso ruolo.
L’incontro con i mercanti di pellicce bianchi, nel corso del secolo XVIII, cambiò profondamente la struttura sociale dei Piedi Neri, creando ricchi e poveri. Il metro della ricchezza era il numero di cavalli posseduti.
L’interno di una tenda dei Piegan
Una famiglia di otto persone, composta da due maschi adulti, tre donne e tre bambini, aveva bisogno di una dozzina di cavalli per potersi muovere con efficienza: uno per la copertura della tenda, due per i pali, due per i viveri, tre per le donne che portavano con loro anche l’equipaggiamento, e due cavalli da corsa per gli uomini. Ciascuno degli uomini doveva possedere un cavallo adatto per la caccia al bisonte. Una famiglia di più di cinque adulti necessitava di almeno una ventina di cavalli.
Le famiglie povere erano molte: costrette a campare con uno o due cavalli, si accontentavano di tende più piccole, di abiti e armi di scarsa qualità. I capi, scelti di solito tra i membri più ricchi della tribù, avevano il compito di aiutarle.
La virtù essenziale richiesta a un capo era la generosità. Un capo avaro non durava a lungo.
Un guerriero con la pipa della pace
Per quanto riguarda i costumi di vita, i Piedi Neri non erano soggetti a leggi complesse: il furto era punito con la restituzione del maltolto, un delitto veniva considerato cosa privata, cioè il compito della vendetta era affidato alla famiglia della vittima. La poligamia non era un obbligo, né un credo, ma resa necessaria dal fatto che le donne erano molto più numerose degli uomini (che morivano spesso in battaglia).
I piedi neri vivevano in villaggi di tepee, che potevano spostare facilmente nei loro trasferimenti. Le numerose bande di cui erano costituiti si riunivano in estate per cerimonie sociali e religiose.
I capi famiglia dicevano di disprezzare la gelosia, ma se offrivano le loro mogli agli ospiti era solo perché le consideravano come una loro proprietà. Se erano esse a offrirsi, l’atteggiamento cambiava: infatti il numero delle donne con il naso tagliato causa adulterio era molto maggiore tra i Piedi Neri che tra i Lakota.
E la punizione per un tradimento poteva andare ben oltre.
I Piedi Neri si fecero conoscere e temere sia dai bianchi che dagli indiani per la loro grande bellicosità. Presidiavano con attenzione i propri territori di caccia e attaccavano senza pietà tutti quelli che vi entravano. Le compagnie delle pellicce provarono sulla propria pelle l’aggressività dei Piedi Neri. Ogni tentativo di contattarli e di avviare trattative commerciali era destinato al fallimento e le uccisioni e le distruzioni dei forti non si contavano. Quegli indiani, infatti, si legarono per lunghissimi anni ai soli “trader” Canadesi e solo a loro permettevano di scambiare merci.
Un gruppo di guerrieri
Esperti cavallerizzi, guerrieri e cacciatori di bisonti, i piedi neri erano spesso in guerra con i vicini Cree, Sioux e Crow. Queste tribù erano costrette alla difesa e, spesso, ad un costante allontanamento dai confini. Agguati e razzie erano una costante in cui per decenni i Piedi Neri ebbero la meglio grazie ai cavalli e alle armi.
Dai primi del Novecento sono distribuiti in varie riserve del Canada (Alberta) e degli Stati Uniti (Montana).