Pionieri, soldati e indiani
A cura di Domenico Rizzi
Indiani all’attacco di una carovana di pionieri
La storia della conquista del West è stata talmente modificata o travisata dal cinema, dalla letteratura, dalla stampa e dai fumetti che diventa sempre più difficile separare la verità dal falso. A questa considerazione non sfuggono ovviamente né gli eventi storici, né i personaggi che ne furono protagonisti.
Procedendo con un certo ordine e limitando il discorso al West tradizionale, comprendente i territori che dalla linea del fiume Mississippi si estendono fino alle coste dell’oceano Pacifico (in precedenza si indicavano con tale nome tutte le regioni ad occidente dei monti Allegheny e Appalachi) si può stabilire come data di inizio della conquista l’acquisto della “Grande Louisiana”, ceduta agli Stati Uniti dalla Francia napoleonica nel 1803. Leggi il resto
Hugh Glass, il trapper leggendario
A cura di Isabella Squillari e di Giuseppe Santini
Un bel ritratto di Hugh Glass
Ognuno dei presenti riuniti lì attorno conosceva il vecchio “procione” Hugh Glass, e sapeva benissimo quanto egli fosse coriaceo, per questo mantenevano fisso lo sguardo incredulo su ciò che gli implacabili artigli dell’orsa, lunghi tre pollici, avevano risparmiato del vecchio trapper. Quel poco che si poteva scorgere attraverso il lordume che lo ricopriva, un miscuglio di sangue, foglie, muschio e terriccio, creatosi durante la lotta, li aveva inorriditi. Lo scalpo pendeva a brandelli, il volto sfigurato, il torace, su cui le striature che lo solcavano ricordavano un campo arato, lasciava scorgere tra le profonde ferite il biancore delle costole, le braccia e le mani, che avevano tentato un’inutile estrema difesa, erano un mucchio di carne sanguinolenta. Leggi il resto
Il Natale nel vecchio west
A cura di Sergio Mura
Una scena natalizia nel west
A partire dalla metà del 1800 la tradizione cristiana del Natale era ben diffusa anche nel vecchio west esattamente come la conosciamo oggi. Più o meno si usava decorare l’albero di Natale, fare i regali, aspettare Babbo Natale (Santa Claus), spedire qualche cartolina o lettera con gli auguri, trascorrere le festività in un clima di generale allegria e festa e divertimento. Leggi il resto
Conestoga: il carro dei pionieri
A cura di Sergio Mura
Un carro coperto in viaggio
L’anno 1835 fu quello che vide l’avvio della grande migrazione verso ovest, verso il west americano che sarebbe diventato leggenda in pochi decenni. Erano tempi in cui solo i più coraggiosi e avventurosi tra i pionieri potevano trovare le forze ed il coragigo per affrontare un viaggio terribile e rischioso come quello verso la frontiera seduti a cassetta di un carro di legno dotato di una copertura leggera. Era il carro dei pionieri, la “goletta delle praterie”, un derivato semplificato del famosissimo (e pesantissimo) carro “Conestoga” prodotto in Pennsylvania. Leggi il resto
I carri nel vecchio west: prairie schooner, conestoga, chuck wagon e altri
A cura di Gaetano Della Pepa
I carri di trasporto più comunemente usati era i Conestoga, sviluppati in Pennylvania dai discendenti dei coloni Tedeschi. Erano larghi, pesanti ed avevano il fondo simile a quello delle barche, con i bordi ad angolo e il pavimento incurvato nel mezzo, in modo che i barili trasportati non potessero rotolare fuori quando il carro stava scalando o scendendo lungo una collina. Avevano una copertura di tela resistente all’acqua per proteggere il carico. I Conestoga erano trainati da gruppi di sei od otto cavalli e potevano trasportare fino a 5 tonnellate.
I commercianti sulla pista di Santa Fe adottarono il carro Conestoga per la sua resistenza e le sue dimensioni, però i carrettieri si accorsero che era preferibile adoperare buoi o muli poichè le immense distanze e la scarsità di acqua potabile lungo la pista impediva l’uso dei cavalli come animali da tiro. Leggi il resto
Il periodo d’oro
A cura di Domenico Rizzi
Link dello speciale sul genere western: 1) Il tesoro del west, 2) Il trionfo della leggenda, 3) L’ascesa del western, 4) Il periodo d’oro, 5) Ombre rosa nella prateria, 6) Orizzonti sconfinati, 7) I sentieri del cinema, 8) Orizzonti sconfinati, 9) La quarta frontiera
Con Max Brand ed alcuni scrittori suoi contemporanei il western entrò nella sua fase “industriale”, cioè di produzione su vasta scala che registrava un interesse sempre crescente da parte del pubblico.
Questa performance, se da un lato spinse il genere ai suoi massimi livelli quantitativi, finì a volte per penalizzarlo sotto l’aspetto qualitativo. Leggi il resto
L’Homestead Act
A cura di Sergio Mura
Una famiglia di coloni
Il primo giorno di gennaio del 1863 è una data molto importante nella storia del west perché in quel giorno un contadino di nome Daniel Freeman registra la proprietà del primo appezzamento di terra nei pressi di Beatrice, nel Nebraska, ai sensi della legge chiamata Homestead Act. Perché questo atto amministrativo è così importante? Semplice, perché come abbiamo visto in alcuni altri articoli, la Homestead Act era una legge federale, firmata nel 1862 dal presidente Abraham Lincoln, che sostanzialmente aveva legalizzato la vecchia pratica dei coloni americani di occupare abusivamente appezzamenti di terra ufficialmente di proprietà degli Stati Uniti, ma in genere vera e propria pertinenza dei Nativi d’America. Leggi il resto
Il massacro di Mountain Meadows
A cura di Marco Chiornio
Il primo maggio del 1857 una carovana composta di oltre quaranta carri – con mille capi di bestiame e diverse centinaia di cavalli e in cui viaggiavano 142 pionieri con le loro famiglie – lasciò l’Arkansas, per dirigersi in California.
Era un periodo difficile quello, visto il progressivo aumentare della tensione tra le varie famiglie di Mormoni, dovuto alla crescente paura nei confronti del Governo Federale. Il Presidente James Buchanan, avendo ricevuto rapporti di attività sospette nel territorio dello Utah, decise di inviare in loco un nuovo governatore, Brigham Young, affinché prendesse il posto dell’attuale governatore Mormone.
I Mormoni, però, temevano che l’instaurazione di un più forte Governo Federale in Utah avrebbe portato alla distruzione delle loro tradizioni. Leggi il resto
L’attraversamento delle pianure con i carri
A cura di Matteo Pastore
La partenza di una carovana
Al riguardo degli avventurosi viaggi con i carri attraverso le pianure, ci pare di grande utilità riportare una lettera pubblicata su un giornale del 1934 e contenente un resoconto assai dettagliato di uno di quei viaggi.
Nell’anno 1850 i miei nonni, mia madre e i suoi due fratelli attraversarono le pianure dal Missouri alla California con sei carri trainati da buoi. Essendoci molte famiglie i carri erano ben 175. Leggi il resto
L’insidia strisciante nel west: i serpenti
A cura di Domenico Rizzi
Quando si parla del West americano, delle difficoltà affronate dai pionieri e dei suoi colonizzatori, è inevitabile il riferimento agli Indiani, che oggi si chiamano nativi, quale minaccia mortale per tutti coloro che transitavano lungo le piste, addentrandosi nei loro territori. Poiché molto spesso vengono rievocati massacri, torture e rapimenti di donne e bambini, è diffusa l’opinione che le persone dirette al lontano occidente in cerca di fortuna cadessero spesso vittime delle incursioni di guerrieri selvaggi e scatenati. Leggi il resto